venerdì, luglio 24, 2015

A tutte le persone che amo. 
a prescindere che siano pezzi di silenzio o voci svanite o quotidianità. L'amore non va via. Rimane ancorato in un antro di cuore e respira ogni giorno.chiuso nello scrigno del tempo.
L'amore che hai amato non ti abbandona, lo culli senza saperlo, lo nutri di altro amore con cui si trasforma. In silenzio. Vive. Ancora. 
L'amore che ami ti sorregge, ti sprona, ti nutre.
E allora il tuo cuore è uno scambio continuo del tuo amore. Passato e presente che si nutrono e ti arricchiscono, anche se non lo sai, anche quando non lo sai.
Alle anime allo specchio, che ogni tanto si ritrovano, ogni tanto si scoprono, ogni tanto si ricordano di sé e non si vogliono perdere.
Ai mondi dentro. quelli autonomi che vivono bei sogni che non ricordi al mattino, che pensano e sentono e a volte agiscono senza chiederti il permesso. E poi magari ti chiedi se eri davvero tu.
Al tutto ritorna. Perché nulla può annientarci realmente. Sciocco è pensare di cambiare le persone o di volersi far cambiare. Sciocco è abbandonare le proprie passioni perché poi ti perseguitano. Accettarsi nel bene e nel male è la grande conquista. Amore è rispetto di libertà e dignità.
A me stessa.
A te che amo così come sei perché sei così.
A coloro che amo a prescindere. Dal tempo, dal dolore, dalla presenza, dell'assenza.
A chi ha capito cosa intendo quando parlo d'Amore. A chi ha capito cosa significhi per me amare. A chi sente come me. E vive mille vite amandone una.
A chi mi ha ricordato tutto questo ritornando a scrivere.


I have tried…
Into this box…
Well I could go wild…

venerdì, novembre 30, 2012

la solita rosa

30 novembre.
il mio legame con la memoria. una promessa a me stessa. un futuro chissà..
la mia rosa sempre per te.

giovedì, marzo 08, 2012

Le parole – J.Saramago

Le parole – J.Saramago

Le parole sono buone. Le parole sono cattive. Le parole offendono. Le parole chiedono scusa. Le parole bruciano. Le parole accarezzano. Le parole sono date, scambiate, offerte, vendute e inventate. Le parole sono assenti. Alcune parole ci succhiano, non ci mollano; sono come zecche: si annidano nei libri, nei giornali, negli slogan pubblicitari, nelle didascalie dei film, nelle carte e nei cartelloni. Le parole consigliano, suggeriscono, insinuano, ordinano, impongono, segregano, eliminano. Sono melliflue o aspre. Il mondo gira sulle parole lubrificate con l’olio della pazienza. I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche. Per questo le persone fanno il contrario di quello che pensano, credendo di pensare quel che fanno. Ci sono molte parole.

E ci sono i discorsi, che sono parole accostate le une alle altre, in equilibrio instabile grazie ad una sintassi precaria, fino alla conclusione del “dissi” o “ho detto”. Con i discorsi si commemora, si inaugura, si aprono e chiudono riunioni, si lanciano cortine fumogene o si dispongono tende di velluto. Sono brindisi, orazioni, conferenze, dissertazioni. Attraveso i discorsi si trasmettono lodi, ringraziamenti, programmi e fantasie. E poi le parole dei discorsi appaiono allineate su dei fogli, dipinte con inchiostro tipografico – per questa via entrano nell’immortalità del Verbo. Accanto a Socrate, il presidente dell’assemblea affigge il discorso che ha aperto il rubinetto della fontana. E le parole scorrono fluide come il “prezioso liquido”. Scorrono interminabili, allagano il pavimento, salgono alle ginocchia, arrivano alla vita, alle spalle, al collo. E’ il diluvio universale, un coro stonato che sgorga da milioni di bocche.

La terra prosegue il suo cammino avvolta in un clamore di pazzi che gridano, che urlano, avvolta anche in un mormorio docile, sereno e conciliatore. C’è di tutto nel coro: tenori e tenori leggeri, bassi, soprani dal do di petto facile, baritoni trasbordanti, mezzocontralti. Negli intervelli, si ode il suggeritore. E tutto ciò stordisce le stelle e perturba le comunicazioni, come le tempeste solari. Perchè le parole hanno cessato di comunicare. Ogni parola è detta perchè non se ne oda un’altra. La parola, anche quando non afferma, si afferma. La parola non risponde nè domanda: accumula. La parola è l’erba fresca e verde che copre la superficie dello stagno. La parola è polvere negli occhi e occhi bucati. La parola non mostra. La parola dissimula.

Per questo urge mondare le parole perchè la semina si muti in raccolto. Perchè le parole siano strtumenti di morte – o di salvezza. Perchè la parola valga solo ciò che vale il silenzio dell’atto.

C’è anche il silenzio. Il silenzio, per definizione, è ciò che non si ode. Il silenzio ascolta, esamina, osserva, pesa e analizza. Il silenzio è fecondo. Il silenzio è terra nera e fertile, l’humus dell’essere, la tacita melodia sotto la luce solare. Cadono su di esso le parole. Tutte le parole. Quelle buone e quelle cattive. Il grano e il loglio. Ma solo il grano dà il pane.

Di questo mondo e degli altri

venerdì, marzo 02, 2012

anno bisestile.

Nessun 28 febbraio quest'anno per me. E quattro anni dopo il 29 ha un odore diverso..
niente da festeggiare. niente se non dei ricordi.
le corde non sono più incastrate, di certo non sono fisse. anzi si avviluppano attorno al mio collo e stringono stringono stringono.
eri aria.
sei aria.
qui si soffoca.
sto imparando l'apnea.

martedì, dicembre 27, 2011

2 giorni dopo

e ti ritrovi all’improvviso con un buco dentro.
e ti ritrovi senza sogni, senza giorni, senza scopi. anzi no, non ti ritrovi, ti perdi. e perdi tutto. e ti rubano tutto. sorriso presente futuro. e ti vuoi aggrappare a un passato che era il tuo tutto e che si è trasformato nel tuo niente. o in una speranza di veder cambiare tutto di nuovo, con la stessa velocità . e il freddo dentro ti paralizza la mente lo stomaco la gola. hai nodi dappertutto hai voglia di gridare ma nella morte che avvolge i tuoi sogni muoiono anche le parole. e quel silenzio diventa violenza. entrare in una casa vuota e silente mi stupra il cuore. e la mente non si ferma .e quando si ferma piango. scendono lacrime nei solchi delle rughe, scendono come lamento eterno come le anime racchiuse nel limbo.
sto galleggiando sono sospesa sono come nel liquido amniotico prima di nascere quando non hai ancora un futuro. o no, li ce l’hai tutto da costruire. qui te l’hanno già distrutto.
e non credi sia successo a te, non ci credi tu come non ci crede chi ti circonda . destino beffardo bastardo. tutto all’improvviso tutto inaspettato tutto come doccia fredda tutto come colpo di pistola ..
tutto va avanti anche il mio tempo che mi traveste con foga. tutto va avanti, anche io che trascorro giornate. ma non ho più un obiettivo. se non una speranza. che è già rubata però. e una preghiera.. mi aggrappo all’immagine di te, a 4 mani giunte in una foto nella nostra stanza, ora solo mia… e voglio solo addormentarmi e svegliarmi non più da sola, girarmi e accorgermi che c’è ancora la stessa radio….che canta la stessa musica…

martedì, dicembre 06, 2011

tutto ti crolla addosso

e mi ritrovo in ginocchio a pregare.
come non avessi trovato la felicità. o come quando te la strappano via. e ancora resti incredula e ti chiedi perchè.
e ti aggrappi al giorno che viene con la speranza che sia sempre migliore. e ti aggrappi ad un sorriso sperando ne seguano mille altri. e ti aggrappi alla speranza. qualunque essa sia perchè è l'unico modo per restar a galla e non farsi trascinare nello stesso fango.
la verità però già la conosco.
ho il terrore di sapere già come andrà a finire. di fronte alle paure degli altri non puoi sempre combattere. non puoi addossarti ogni volta le loro debolezze le loro frustrazioni le loro incapacità...non puoi farlo sempre e non puoi reggere a lungo. e sentirmi forte quasi mi disgusta. vorrei potermi adagiare io a qualcuno una volta.. o semplicemente affidarmi. HO BISOGNO DI AFFIDARMI A QUALCUNO E SAPERE CHE CI SARà SEMPRE. e invece da un momento all'altro ti cambiano il mondo le prospettive la fiducia l'appoggio i sogni e non sai nemmeno il perchè. hai fatto tutto quello che potevi, fai ogni giorno più di quello che pensavi di poter fare. aspetti. l'attesa è un veleno che si insinua . e ti ritrovi seduta ad aspettare.. godot o il grande cocomero ? nulla di straordinario.. solo ad aspettare la risposta alle tue domande o a goderti gli ultimi scampoli del tuo vero sogno di vita.

venerdì, novembre 04, 2011

La ragazza dello Sputnik

ultimamente ho ripreso a leggere... e ho ripreso a leggere ogni tanto autori nipponici, quasi a cercare una calma interiore che ho perso...
troppo bello passare del tempo a esser felici.. e quando si perde quella serenità si ha bisogno di sognare..

eccomi su un satellite intorno al mondo..

romanzo delicato e sospeso.
qui la mia recensione :

http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-murakami_haruki/sku-978138/la_ragazza_dello_sputnik_.htm

buona lettura.
f.

nessuno si salva da solo

un libro durissimo. vero.
qui la mia recensione :

http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-mazzantini_margaret/isbn-9788804608653/nessuno_si_salva_da_solo_.htm#commenti

salviamoci.